Il borgo di San Giovanni Lipioni
San Giovanni Lipioni è un piccolo paese dell’Abruzzo interno collinare, posto a 545 m.s.l.m. sul versante sinistro del fiume Trigno, al confine con il Molise. Il territorio in cui è collocato degrada progressivamente verso il mare Adriatico da cui dista appena 40 Km. In direzione opposta invece il paesaggio collinare coltivato tende a diventare montano e si copre di prati e boschi. Il paese nel dopoguerra, negli anni ’50 e ’60, aveva unapopolazione ancora numerosa e viveva la dura vita del mondo contadino di allora.
Poi lo spopolamento, dopo la seconda guerra mondiale, in conseguenza del fenomeno migratorio, che è stato contraddistinto soprattutto da una emigrazione all’estero e, in special modo, verso alcune nazioni dell’Europa Occidentale (Francia, Belgio, Germania e Svizzera).
I Sangiovannesi che hanno lasciato il paese per trasferirsi nelle grandi città del Centro e del Nord Italia si sono diretti principalmente in città quali Roma, Bologna, Milano,Torino.
Dagli anni ’70, a seguito dello sviluppo industriale che ha interessato la bassa Valle del Trigno, si è verificato un sensibile fenomeno migratorio verso i centri costieri di San Salvo e Vasto, fenomeno che non si è mai arrestato e continua a tutt’oggi.
Una menzione particolare merita di essere fatta per la numerosa comunità di Sangiovannesi che risiede a Bologna e nei Comuni circostanti, che ha conservato un legame particolare con il paese di origine.
Il fenomeno è stato progressivo e inesorabile. I tentativi fatti per frenarlo, per realizzare qualcosa sul territorio, non sono stati sufficienti. Oggi il declino ha raggiunto un punto molto basso, si è passati da circa 900 abitanti del 1950 a 150 residenti al 31 dicembre 2019,e perciò siamo ad un bivio, o il totale declino o un rilancio.
Paradossalmente l’abbandono ha mantenuto un ambiente incontaminato e ha lasciato un cospicuo patrimonio edilizio inutilizzato ma che conserva quasi integralmente il suo carattere originario. Queste ed altre risorse quali il tipico paesaggio collinare, la gastronomia, la disponibilità delle persone all’accoglienza, oggi possono essere valorizzate.
L’obiettivo del progetto è riportare a San Giovanni condizioni di equilibrio tra residenti e “ospiti” non residenti ;
ovvero innescare un processo di valorizzazione del paese che riporti interesse verso la sostenibilità dell’abitare permanentemente a San Giovanni anche con un soggiorno turistico-residenziale per un periodo consistente di mesi all’anno. Si vuole in primo luogo rispondere alla domanda, sempre più diffusa in Italia e in Europa, di un turismo nuovo, di tipo offerta esperienziale ed ecosostenibile che mette in contatto il turista con realtà geografiche diverse ma autentiche. (Fullexperience : E’ grazie alla partecipazione diretta che si può usare il termine “immersione”, il Turista si “immerge” dentro l’esperienza diventandone attore attivo, protagonista. Vivere autenticità/ Essere se stessi per una destinazione sostenibile).
" Il modello di vita urbana, moderna, che ha rappresentato fino ad oggi un’aspirazione e una meta di progresso, oggi presenta numerose criticità dipendenti dalla mancanza di un rapporto diretto con la natura, dai ritmi di vita stressanti e dalla carenza di rapporti comunitari e solidali. "
Quindi creare le condizione per una permanenza stabile di persone ( residenti e non residenti) nel paese attraverso la promozione di attività economiche capaci di creare reddito alle persone ancora presenti e a favorirne il rientro di altre interessate ad inserirsi lavorativamente nelle attività.
I fattori di attrattività del paese con lo scopo di avviare un percorso di ripopolamento, sono in parte evidenti e in parte latenti; renderli attrattivi deve significare renderli visibili, comprensibili e disponibili.
I fattori evidenti sono le costruzioni: con le loro tipicità architettoniche rurali, nel loro contesto naturalistico, con il loro portato di storia e cultura di vita “di altra epoca”; valorizzarli significa renderli visibili, comprensibili nelle loro potenzialità funzionali di utilizzo, espresse e non espresse, disponibili da utilizzare-comprare al “giusto valore”.
I fattori evidenti sono anche: il paesaggio; la posizione unica di San Giovanni esposta su tre versanti è un fattore di attrattività unico facile da valorizzare (da rendere visibile, comprensibile, disponibile).
Fattore ulteriore è la “storia” intesa come racconto della vita del borgo quando era abitato da circa 900 abitanti del 1950 a 150 residenti al 31 dicembre 2019. In questo ambito la CP potrebbe rendere visibili, comprensibili e disponibili i segni materiali che ancora sopravvivono risalenti a quella epoca (come un museo con esposizione fisica e digitale).
Paradossalmente l’abbandono ha mantenuto un ambiente incontaminato e ha lasciato un cospicuo patrimonio edilizio inutilizzato ma che conserva quasi integralmente il suo carattere originario. Queste ed altre risorse quali il tipico paesaggio collinare, la gastronomia, la disponibilità delle persone all’accoglienza, oggi possono essere valorizzate e rappresentare il punto di forza del progetto. Da qualche anno, si assiste ad un fenomeno di crescente interesse da parte di cittadini italiani e nordeuropei per l’acquisto di abitazioni, e la residenza stabile per gran parte dell’anno.
La comunità di progetto di rigenerazione territoriale “Riabitiamo San Giovanni” intende operare nell’ambito del recupero architettonico e funzionale dell’abitato e di valorizzazione del territorio di San Giovanni Lipioni, con l’obiettivo principale di arrestare il processo di spopolamento e di attivare quelle azioni necessarie per invertire tale flusso, attraverso una serie di iniziative sociali, associative e imprenditoriali che coinvolga l’intera comunità residente e non.
A tal tal fine, il progetto intende valorizzare principalmente il patrimonio edilizio abbandonato o inutilizzato da anni e come primo intervento, procedere ad una attenta analisi di recupero urbanistico e funzionale delle unità abitative da destinare prevalentemente ad una attività abitativa, turistica, residenziale e produttiva capace di ricreare una comunità locale che coniughi lo sviluppo economico con l’arricchimento culturale e sociale del territorio; ciò con riferimento ai principi dello sviluppo sostenibile e della compatibilità ambientale.